Numerosi studi scientifici hanno dimostrato l'efficacia della stimolazione cognitiva nel migliorare le capacità cognitive e la qualità della vita di persone con diverse disabilità, tra cui disabilità intellettiva, autismo e disturbi dell'apprendimento.
Gli interventi di stimolazione cognitiva possono essere individuali o di gruppo, e devono essere personalizzati in base alle esigenze specifiche della persona e al tipo di disabilità.
La stimolazione cognitiva si basa sul principio della plasticità cerebrale, ovvero la capacità del cervello di modificarsi e adattarsi anche in età adulta, creando nuove connessioni neurali e rafforzando quelle esistenti.
È fondamentale il coinvolgimento attivo della persona con disabilità e dei suoi familiari nel processo di stimolazione cognitiva, per garantire la motivazione e l'aderenza al trattamento.
Fonti scientifiche:
- Hill, E. L. (2004). Executive functions and developmental disabilities. Neuropsychology Review, 14(1), 1-23.
- Lopresto, G., & al. (2015). Cognitive stimulation for children with intellectual disability: A systematic review. Journal of Intellectual Disability Research, 59(1), 1-12.
- Bavelier, D., & al. (2010). Brain plasticity through video games. Nature Reviews Neuroscience, 11(10), 661-668.
- Diamond, A. (2013) Executive functions. Annual Review of Psychology, 64, 135-168